Pedodonzia - Il Dentista dei Bambini
È comune in ogni studio dentistico veder arrivare bambini terrorizzati che puntano i piedi, piangono, non aprono la bocca. Eppure, tutti noi nasciamo senza paure, e quando le sviluppiamo non lo facciamo per chissà quale misterioso cambiamento legato allo sviluppo ormonale, ma solo perché i timori ci vengono trasmessi dagli altri.
Quanto scritto è rivolto a te genitore perché possa servirti di stimolo nell’aiutare tuo figlio a non avere paura del dentista.
Il cervello dei piccoli è una vera e propria spugna, assorbe tutto quello che ha intorno e immagazzina ogni cosa al suo interno, con una voracità impensabile rispetto ad un adulto.
Hai notato che un bambino impara con una facilità imbarazzante altre lingue straniere mentre tu per padroneggiare una manciata di vocaboli, devi sudare sette camicie?
Questa straordinaria capacità dei bambini funziona in maniera automatica e se è perfetta per l’apprendimento di tante cose utili, allo stesso tempo assorbe anche le cose negative, come le ansie, le paure e i dubbi di chi gli sta intorno ogni giorno e a cui vuole bene.
Ci dispiace dirtelo ma le categorie più colpevoli nell’instillare le paure ai bambini sono i genitori e i nonni. Quindi è proprio sul rapporto che hai tu con tuo figlio che devi lavorare, e sugli input negativi che gli vengono dati da chi gli sta vicino.
Per questo abbiamo selezionato 10 consigli per fare in modo di rendere sereni i bambini e farli andare tranquilli in studio per essere curati al meglio.
Come non fare avere paura del dentista
Soni i “10 Comandamenti” che tu genitore devi seguire:
1) Mai parlare di brutte esperienze: il bambino ha le paure che gli trasmettono gli altri. Mai e poi mai raccontare le proprie esperienze negative dal dentista o peggio ancora i timori dovuti alle esperienze che ci hanno raccontato o permettere che parenti o amici lo facciano.
Questo è il primo passo, il vero punto di svolta: se siamo noi a temere il dentista, dobbiamo imparare a morderci la lingua e mostrarci sicuri e felici di quello che andrà a fare da lui nostro figlio.
Perché rovesciare i nostri ricordi negativi su di loro?
Questo ragionamento non vale solo dal dentista, ma per tutte le cose: la scuola, la bicicletta, il giocare con gli amici, il nuotare.
Non parliamo di un ottimismo ipocrita a tutti i costi, ma di un atteggiamento sicuro, sereno e positivo che dobbiamo sforzarci di mostrare sempre in loro presenza. Sembrano consigli più da psicologo che da dentista, ma se vuoi che tuo figlio cresca senza paure, devi iniziare a comportarti così.
2) Diventa un cantastorie: questo è un trucchetto classico ma sempre efficace. È molto importante creare un rapporto quanto più fiabesco possibile con la realtà del bambino. Lui non può capire discorsi troppo complicati, perciò ti dovrai servire di storie, racconti, favole educative. Compra un libro di racconti, cercali su internet, inventali tu.
La più famosa di tutte, perfetta per il dentista, è il topolino dei denti. Unendo divertimento e premi (il regalino del dentino perduto), riuscirai a far passare il concetto che la perdita dei denti e anche il loro controllo è una parte importante del diventare grandi. Stimola fantasia e orgoglio, due strumenti efficacissimi per la crescita sana.
3) Porta esempi positivi: inizia ad applicare il “principio della spugna” per dare a tuo figlio stimoli positivi. Porta esempi di persone conosciute che hanno una bella dentatura e digli che se vuole averla così deve andare dal dentista per farsela controllare (ricorda, mai parole negative!). Raccontagli di suoi coetanei (fratelli, sorelle, cugini, amichetti) che sono andati a farsi curare i denti, facendo i bravi e dimostrandosi “grandi”.
4) La paura non è uno strumento educativo: il bambino non deve avere timore dell’autorità per imparare. Da oggi in poi dovrai bandire la frase: “Guarda che se mangi troppi dolci poi devi andare dal dentista a farti curare i denti!”, che è un mezzo educativo vecchio stile e deleterio. Se lo hanno fatto con te, solo perché l’hai subito tu non devi infliggerlo anche ai tuoi figli. Ricorda che pur di ottenere quello che volevi (il non mangiare troppi dolci) stai traumatizzando un bambino, inculcando l’idea della paura del dentista che si porterà durante tutta la vita.
Per insegnare qualcosa devi sforzarti di renderla interessante. È un processo complesso e richiede maggior impegno da parte tua, ma i risultati saranno i migliori.
5) Il dentista è mio amico: questo vale per il dentista come per la maestra o qualsiasi altra figura importante. Il rapporto che dobbiamo aiutare a creare è rispettoso e colloquiale al tempo stesso. Non deve esserci quella distanza che spesso viene messa da una scrivania o da un titolo.
Il modello deve essere quello di andare dal “dottor Giuseppe, quel signore simpatico che aiuta i tuoi dentini a stare sani” o dalla “dottoressa Angela, quella signorina carina che sorride sempre”. Quanto più imparerai a presentare bene il professionista, tanto prima il bambino si fiderà e andrà tranquillamente a farsi curare.
6) Bambini coraggiosi: il gioco va pian piano bilanciato con la responsabilità. Come succede a scuola, anche dal dentista il bambino deve entrare da solo.
Questo aspetto è cruciale per creare un corretto rapporto tra odontoiatra e paziente. Troppo spesso un genitore risulta essere più un problema che un aiuto in studio. Non lo fa con cattiveria, anzi con le migliori intenzioni, vuole solo controllare che vada tutto bene. Ecco, già solo questo fatto può far crescere l’ansia al bambino. Se poi il bambino inizia a lamentarsi il genitore entrerà nel panico cercando di calmarlo, rovinando tutto.
Non fare questo errore. Parla con tuo figlio in anticipo, punta sull’orgoglio e fagli capire che lui è grande e perciò deve entrare da solo.
Tutti, dal dottore all’assistente, gli vogliono bene e tu sarai fuori ad aspettarlo una volta che avrà finito, pronto a congratularti con lui.
7) Sempre positivi, qualunque cosa accada: non sempre tutto va liscio come l’olio, per quanto seguiamo le migliori procedure può sempre succedere che qualche volta arrivi qualche complicazione.
In tal caso, qualunque sia l’esperienza avuta dal bambino, quando esce dallo studio devi essere sempre positivo. La tua parola d’ordine, in questo frangente, è sdrammatizzare.
Rimani lucido e, anche se lui si lamenta un pochino, non chiedere mai “Ti ha fatto male?” ma dì piuttosto “Sei stato proprio bravo e coraggioso!”.
8) Vocabolario: mai e poi mai usare le seguenti parole negative: dolore, male, trapano, puntura, ago, sangue ma sempre e solo espressioni positive o fiabesche come zanzarina, formichina, dente a nanna, impermiabilino, paracadute.
Abbi l’accortezza di farti spiegare dal dentista, prima della visita, che cosa andrà a fare il bambino (non in sua presenza, ovviamente) e fatti dare consigli sul modo migliore per descrivere quello che si andrà a fare durante la seduta.
La collaborazione sarà l’arma migliore per fare dell’esperienza dal dentista un qualcosa di piacevole e non un brutto ricordo.
9) Genitori orgogliosi: devi imparare a celebrare sempre i successi dei tuoi figli. Fai in modo di raccontare in maniera positiva ed entusiasta ad amici, parenti e conoscenti quanto il bambino si stato bravo durante l’esecuzione delle cure, così da rafforzare la sua sicurezza. Stai attento con chi lo fai e che il tuo pubblico non rientri tra gli ansiosi o peggio ancora fra quelli che hanno sempre da dispensare un bel consiglio negativo per educare secondo il modello decritto nel punto 4.
10) Il genitore sei tu: mai dipendere dalle scelte del bambino. I capricci sono la diretta conseguenza della nostra mancanza di polso. L’essere positivi, l’essere creativi, il fare ragionare il bambino con i modi giusti non vanno confusi con l’arrendevolezza. Un bravo genitore non è quello che non dice mai di no, in tal caso lo trasformerai in un viziato di prim’ordine ma è quello che sa dosare il no nel modo giusto. Impara a riconoscere quando tuo figlio merita un premio, o viceversa, quando devi sederti con lui e spiegargli con fermezza perché ha sbagliato.
Questa è la più grande verità del mondo e devi stamparla e appenderla davanti al tuo letto: il comportamento dei tuoi bambini dipende da come interpreti il tuo ruolo di genitore. Tuo figlio ha paura solo se tu gliela trasmetti, tuo figlio è coraggioso se tu gli insegni ad esserlo.
Gli errori dei genitori
Se tuo figlio fa i capricci tu stai sbagliando in qualcosa nella sua educazione. Più semplice di così non si può.
Ora, da dove partire?
Prendi un quaderno e inizia a segnare tutte le volte che dici una parola, un’espressione o fai commenti negativi davanti ai tuoi figli (metti un segno meno). Fai lo stesso per quelle positive (metti un segno più). Fai un check a fine settimana, se i meno sono maggiori dei più c’è da lavorare sul tuo approccio comunicativo ed educativo col bambino.
Passo numero due, inizia a leggere storie e favole (sono ricche di esempi utili per educare con il sorriso) ai tuoi figli. Devi lasciare spazio alla fantasia del bambino, incentivarla affinché si sviluppi sempre più!
Passo tre, stai bene attento che il tuo lavoro non venga rovinato da altre figure che gravitano attorno a tuo figlio. Gli unici che devono occuparsi della sua educazione siete voi, papà e mamma.
Non i nonni, non una zia o uno zio o chicchessia. Dovete collaborare in coppia, inviando messaggi concordi, positivi, semplici e fermi.
Dovete essere categorici in questo, anche a costo di scontentare un parente. Meglio che lui o lei si offendano piuttosto che lasciarli fare e dover rimediare in seguito magari per anni con i vostri figli.
Adesso non devi fare altro che compilare il form lasciando i tuoi dati. Ti ricontatteremo per fissare una visita di controllo per il tuo bambino e verificare se la sua bocca è in salute.
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Se vuoi parlare con una delle nostre Segretarie puoi farlo comodamente telefonando allo Studio Dentistico Massaiu Sassari nella sede di Via Alghero, 22, 07100 Sassari SS
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